Nel 57° video della serie IZSVe «100 secondi» un’introduzione alla gestione dei rischi da radioattività negli alimenti

In situazioni normali, le persone sono esposte a fonti di radiazioni naturali e di origine umana. La maggior parte dei radionuclidi è naturalmente presente nel nostro ambiente, ma a seguito di un’emergenza nucleare o radiologica, i materiali radioattivi possono contaminare l’aria, l’acqua e il suolo, trasferendosi alle colture e agli animali, e quindi anche agli alimenti.

In questo scenario, il consumo di alimenti contaminati potrebbe aumentare i rischi per la salute: il livello di rischio dipenderà da quali radionuclidi sono stati ingeriti e dalla quantità di radiazione che è stata assorbita. In Italia esiste un Piano nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari, coordinato dalla Protezione civile, che coinvolge molteplici attori tra cui gli istituti zooprofilattici, le agenzie regionali per la protezione ambientale e le aziende sanitarie locali.

Un’introduzione alle modalità con cui si gestiscono le radiazioni negli alimenti in questo video della serie «100 secondi» realizzato dal Laboratorio comunicazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.