Sono due i laboratori attivi presso la sede centrale dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, a supporto del sistema sanitario pubblico nella gestione della emergenza coronavirus. A partire da questa settimana saranno processati fino a 700 campioni al giorno. Un terzo laboratorio è in corso di allestimento a Bolzano.

«Abbiamo dato da subito la piena disponibilità alla richiesta della Regione del Veneto di contribuire al contenimento dell’emergenza, convinti che in questo momento ciascuno deve fare la propria parte» dichiara il Dg Antonia Ricci. «D’altronde l’Istituto ha una grande esperienza nel gestire l’attività analitica durante le emergenze epidemiche, come l’influenza aviaria, che purtroppo negli ultimi decenni hanno più volte colpito le popolazioni animali del nostro territorio».

I laboratori sono operativi dal 23 marzo scorso e nel corso di queste due settimane sono stati analizzati oltre 2.000 campioni, un numero molto inferiore alle potenzialità per la nota difficoltà di reperire i reagenti necessari alle analisi.

I campioni finora analizzati sono stati inviati dalle Ulss di Verona e Padova, e provengono dalle categorie più esposte al rischio di infezione come gli operatori sanitari di ospedali e residenze per anziani, gli ospiti di strutture di ricovero, ma anche da coloro che hanno fatto il tampone dietro valutazione del quadro clinico da parte del medico di base.

L’IZSVe è disponibile anche per l’eventuale sorveglianza sierologica nella popolazione umana:

«Spero che saremo chiamati a contribuire anche alla cosiddetta ‘”fase 2″», aggiunge il Dg Antonia Ricci «quando entreranno in gioco i test sierologici, perché la sierologia di massa è un caposaldo della sanità animale, e credo che potremmo dare un importante supporto di tipo analitico».

I laboratori dell’IZSVe sono in grado di garantire supporto anche in una fase successiva dell’emergenza grazie alla presenza di personale qualificato, strumentazione adeguata e per l’automatismo dei processi esistenti, che permettono di velocizzare operazioni manuali e garantire la processazione di centinaia di campioni al giorno.

Le persone direttamente coinvolte nella gestione e analisi dei campioni sono in questo momento circa 30 persone, tra dirigenti e tecnici di laboratorio, ma a vari livelli tutto l’IZSVe è interessato, soprattutto gli addetti alle accettazioni e il personale amministrativo a supporto della logistica.

A seguito di evidenze scientifiche su alcuni isolati casi di infezione di cani e gatti, rispettivamente a Hong Kong e in Belgio, l’IZSVe sta lavorando con il Ministero della Salute a un documento per la corretta interpretazione di queste evidenze e per la gestione degli animali da compagnia da parte di proprietari risultati affetti da Covid-19. Parallelamente, insieme all’Università di Padova, è in fase di elaborazione anche un’attività di monitoraggio sempre sugli animali da compagnia, per comprendere il loro ruolo nella diffusione della malattia e l’eventuale evoluzione del virus dal punto di vista genetico e antigenico.