Michela Bertola premiata al XXXII Congresso della Società Italiana di Parassitologia (SoIPa)

Sapere quali sono le aree geografiche dove le zecche sono più presenti per proteggere le categorie di lavoratori maggiormente esposti al rischio di malattie trasmesse da zecche. È questo l’obiettivo di un progetto finanziato dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e realizzato da Università di Padova (UniPD, Dipartimento di Medicina Molecolare), Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e Università di Utrecht (Paesi Bassi) per la prevenzione e il controllo del rischio occupazionale legato alle malattie trasmesse da zecche, premiato al XXXII Congresso della Società Italiana di Parassitologia (SoIPa), svoltosi a Napoli dal 27 al 30 giugno 2022.

Michela Bertola

Michela Bertola, veterinaria borsista presso il Laboratorio di parassitologia dell’IZSVe, è stata premiata al XXXII Congresso SoIPa per la presentazione di un progetto sulla creazione di mappe di rischio per i patogeni trasmessi da zecche tra i lavoratori operanti nell’area del Triveneto, finanziato dall’INAIL e realizzato da Università di Padova, IZSVe e Università di Utrecht.

Il riconoscimento è andato a Michela Bertola, veterinaria borsista presso il Laboratorio di parassitologia IZSVe, che ha presentato il progetto “Sviluppo di sistemi integrati per l’analisi e la gestione delle informazioni geografiche ed epidemiologiche a supporto della valutazione del rischio occupazionale da zoonosi trasmesse da artropodi vettori”. Il premio è stato assegnato alle dieci migliori comunicazioni orali presentate dai soci giovani della SoIPa.

Il punto forte del progetto è lo sviluppo di un modello di valutazione del rischio attraverso la creazione di mappe di rischio per i patogeni trasmessi da zecche tra i lavoratori operanti nell’area del Triveneto. L’approccio è quello della Salute Unica (One Health) basato sulla collaborazione tra diverse figure professionali in diversi campi.

Nello specifico, oltre alla raccolta dei dati storici e recenti sulla presenza e la circolazione di zecche e patogeni in esse rinvenuti (Laboratorio di parassitologia IZSVe, Dipartimento di Medicina Molecolare UniPD), il progetto si è arricchito con i dati relativi ad analisi sierologiche effettuate sia su greggi transumanti in aree storicamente endemiche che su popolazioni di animali selvatici (Laboratorio di sierologia IZSVe). La georeferenziazione delle positività e l’elaborazione dei dati geografico-ambientali-meteorologici di quelle zone ha permesso la creazione di un database completo per definire le nicchie ecologiche e le preferenze di habitat delle zecche (Laboratorio GIS IZSVe e Institute for Risk Assessment Sciences (IRAS) dell’università di Utrecht).

Questi modelli serviranno per creare mappe di rischio utili non solo ai lavoratori più esposti (agricoltori, forestali, guardia parchi, giardinieri, allevatori, veterinari, operatori addetti ai maneggi, ecc.), ma anche alla popolazione in generale. Infine è in via di sviluppo una pagina web dedicata per informare sul rischio di malattie trasmesse da zecche e fornire indicazioni riguardo a misure di prevenzione e controllo da adottare.


Andrea Marsella, Lorena Biasini e Vasco Menconi premiati al XXVI Convegno nazionale della Società italiana di patologia ittica (SIPI)

Altri riconoscimenti per l’IZSVe sono arrivati anche dal settore della ricerca in patologia ittica al XXVI Convegno nazionale della Società italiana di patologia ittica (SIPI). Organizzato in collaborazione con l’Università di Messina, il convegno SIPI si è tenuto dal 23 al 25 giugno a Messina, e ha visto la partecipazione di circa 80 ricercatori italiani e stranieri provenienti da università, settore produttivo e sanità pubblica veterinaria delle Aziende Sanitarie e degli Istituti Zooprofilattici.

Andrea Marsella

Andrea Marsella, veterinario borsista presso il Laboratorio di ittiovirologia IZSVe, è stato premiato al XXVI Convegno nazionale SIPI per la miglior presentazione orale, relativa a un progetto per la valutazione della sicurezza e dell’efficacia di vaccini a DNA contro il virus della setticemia emorragica virale (VHS) e della necrosi emopoietica infettiva (IHN) nella trota iridea.

Fra i vincitori dei premi indetti annualmente dalla SIPI, per l’IZSVe i riconoscimenti sono andati ad Andrea Marsella, 1° premio ex-aequo per la miglior presentazione orale del convegno 2022; Lorena Biasini, 2° posto, ex-aequo per la miglior presentazione orale del convegno e 3° posto ex-aequo del “premio Grimaldi” per il miglior lavoro scientifico a tema istopatologico pubblicato nell’anno; Vasco Menconi, 3° posto del “premio Ghittino” per il miglior giovane ricercatore under 40.

Andrea Marsella

Andrea Marsella è veterinario borsista in forza al Laboratorio di ittiovirologia IZSVe. Il suo lavoro origina dal progetto di ricerca corrente RC 09/18 “Valutazione della sicurezza ed efficacia di vaccini a DNA contro il virus della setticemia emorragica virale (VHS) e della necrosi emopoietica infettiva (IHN) somministrati per via intramuscolare in trota iridea” e ha riportato i risultati ottenuti dalle prove effettuate in acquario sperimentale e in campo presso una troticoltura italiana.

Entrambi gli esperimenti hanno mostrato come il vaccino sperimentale a DNA realizzato durante lo studio sia molto efficace per ridurre la mortalità dovuta a SEV e NEI, le due principali malattie virali di acqua dolce che colpiscono soprattutto i salmonidi e sono inserite nella lista delle malattie notificabili della UE.

I vaccini a DNA sono dei vaccini moderni, il cui utilizzo è ancora molto limitato ma la cui efficacia è molto promettente, soprattutto per quelle patologie per cui un vaccino a formulazione classica (inattivato o attenuato) non porta ai risultati sperati.

Lorena Biasini

Lorena Biasini

Lorena Biasini, biotecnologa presso il Laboratorio di ittiovirologia IZSVe, è stata premiata al XXVI Convegno nazionale SIPI per la pubblicazione di un articolo scientifico relativo a uno studio sulla patogenicità nelle spigole di diversi ceppi riassortanti di betanodavirus, l’agente eziologico dell’encefalo-retinopatia virale.

Lorena Biasini è biotecnologa presso il Laboratorio di ittiovirologia IZSVe. È stata premiata per l’articolo “Pathogenicity of Different Betanodavirus RGNNV/SJNNV  Reassortant Strains in European Sea Bass” relativo a uno studio condotto nell’ambito del progetto H2020 “VetBioNet”, sulla patogenicità di diversi ceppi riassortanti di betanodavirus, l’agente eziologico dell’encefalo e retinopatia virale (la più importante patologia virale in ambiente marino e causa di numerosi problemi  agli allevamenti mediterranei di spigole e orate) in esemplari di spigola.

Il lavoro mostra come i diversi ceppi riassortanti siano meno patogeni rispetto al ceppo parentale e che diversi ceppi hanno diversa patogenicità. Il lavoro ha anche indagato a livello genomico la causa di questa differente patogenicità, individuando dei residui amminoacidici variabili comuni a tutti i ceppi riassortanti. Inoltre, è stato dimostrato che gli animali sopravvissuti asintomatici restano portatori del virus, diventando così possibili carrier della patologia.

Ulteriori studi sono necessari per esplorare in maniera più approfondita il ruolo di questi residui amminoacidici nel determinare la virulenza del virus.

Vasco Menconi

Vasco Menconi

Vasco Menconi, biotecnologo presso l’U.O. Ricerca e cooperazione internazionale IZSVe, ha ricevuto al XXVI Convegno nazionale SIPI il 3° posto nel “premio Ghittino”, che consiste nella valutazione curriculare della produzione scientifica dei giovani ricercatori under 40 iscritti alla SIPI, su argomenti di ittiopatologia e tematiche correlate.

Vasco Menconi è biotecnologo, attualmente in servizio presso l’U.O. Ricerca e cooperazione internazionale IZSVe. Il premio “Pietro Ghittino” consiste nella valutazione curriculare della produzione scientifica dei giovani ricercatori under 40 iscritti alla SIPI, su argomenti di ittiopatologia e tematiche correlate.

L’ambito scientifico di interesse del dott. Menconi comprende lo studio delle malattie parassitarie ittiche ed in particolare le zoonosi, ovvero, quelle malattie che possono essere trasmesse tra i pesci e l’uomo, ad esempio attraverso il consumo di alimenti contaminati.

Nel corso degli ultimi anni si è dedicato allo studio di specie parassitarie zoonotiche diffuse nella fauna ittica dei grandi laghi subalpini, cerando di fare chiarezza su come l’ecosistema, l’uomo e i parassiti interagiscano tra loro.

La partecipazione dell’IZSVe al convegno SIPI

Al convegno SIPI per l’IZSVe hanno partecipato 11 ricercatori, per un totale di 10 presentazioni orali e 3 poster scientifici.

Si è poi tenuto anche un corso satellite ECM, organizzato in collaborazione con l’IZSVe, dal titolo “Uso sostenibile delle risorse ittiche nelle acque interne e rischi sanitari correlati”, a cui sono intervenuti relatori ad invito italiani e stranieri, tra cui Manuela Dalla Pozza (Laboratorio epidemiologia applicata all’ambiente acquatico IZSVe) sugli aggiornamenti normativi del settore.