I rotiferi sono microrganismi ubiquitari che colonizzano acque sia dolci che marine. Questi organismi ricoprono un ruolo importantissimo negli ecosistemi acquatici essendo, assieme ai copepodi, tra i principali componenti dello zooplancton. In particolare da un lato contribuiscono a “ripulire” l’acqua poiché si nutrono di particelle organiche quali alghe unicellulari e protozoi, dall’altro fungono da nutrimento per molti organismi superiori tra cui le forme larvali di numerose specie ittiche.

larva di spigola infetta da Betanodavirus

I rotiferi sono microrganismi ubiquitari, utilizzati come alimento principale di spigola ed orata nelle prime fasi di vita dopo la schiusa delle uova. Ricercatori dell’IZSVe hanno dimostrato sperimentalmente che è sufficiente un solo pasto di rotiferi contaminati con Betanodavirus per scatenare un episodio clinico di malattia. I risultati ottenuti dimostrano l’importanza di inserire il controllo virologico dei rotiferi tra le analisi routinarie previste nel piano di biosicurezza aziendale.

Per questo in acquacoltura i rotiferi sono utilizzati come alimento principale di spigola ed orata nelle prime fasi di vita dopo la schiusa delle uova, e tutte le avannotterie marine dispongono di almeno un settore dedicato alla moltiplicazione/mantenimento di questo tipo di zooplancton. Essendo somministrati a pesci di pochi giorni di vita, quindi particolarmente sensibili alle malattie infettive, è fondamentale che i rotiferi siano un alimento salubre. Infatti, se non controllati accuratamente dal punto di vista microbiologico e virologico, tali organismi potrebbero veicolare malattie infettive alle larve.

Come è stato infatti dimostrato dai ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), nell’ambito di uno studio finanziato dal progetto europeo VetBioNet e pubblicato sulla rivista scientifica Frontiers in Veterinary Science, è sufficiente un solo pasto di rotiferi contaminati artificialmente con Betanodavirus per scatenare un episodio clinico di malattia.

Il Betanodavirus è un virus a RNA endemico nel bacino del Mediterraneo, in grado di infettare e causare forme morbose in moltissime specie ittiche. L’infezione da Betanodavirus risulta essere particolarmente grave durante le fasi larvali e giovanili di spigola ed orata con mortalità molto elevate.

Nel corso della prova di infezione effettuato negli acquari sperimentali IZSVe, che prevedeva la contaminazione virale dei rotiferi e la loro somministrazione a larve di spigola di 12 giorni post schiusa, la malattia ha causato il 100% di mortalità nel gruppo alimentato con un solo pasto infetto. L’andamento della malattia però è risultato più lento rispetto a quanto osservato in larve infettate per bagno. I risultati ottenuti dimostrano l’importanza di inserire il controllo virologico dei rotiferi tra le analisi routinarie previste nel piano di biosicurezza aziendale.

Questo studio, oltre all’importanza dei rotiferi come possibili vettori di Betanodavirus, ha portato a ulteriori conferme sull’importanza della via orale di infezione per questa malattia nelle larve di spigola.

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