Uno studio su razze autoctone della provincia di Bolzano

Capra di razza autoctona di Bolzano

Secondo uno studio dell’IZSVe l’utilizzo di arieti “ARR” omozigoti e eterozigoti nella riproduzione di alcune razze ovine autoctone della provincia di Bolzano potrebbe essere il giusto compromesso per migliorare la loro resistenza alla scrapie, e allo stesso tempo mantenere la variabilità del loro patrimonio genetico.

L’utilizzo di arieti “ARR” omozigoti e eterozigoti nella riproduzione di alcune razze ovine autoctone della provincia di Bolzano sembra essere il giusto compromesso per migliorare la loro resistenza alla scrapie e allo stesso tempo mantenere la variabilità del loro patrimonio genetico.

È il risultato di uno studio condotto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Animal Breeding and Genetics, con cui si è valutato come cambia la variabilità genetica delle razze ovine studiate in seguito a due diverse strategie di selezione per favorire la loro resistenza alla scrapie, malattia neurodegenerativa causata da prioni che appartiene al gruppo delle encefalopatie spongiformi trasmissibili.

Resistenza alla scrapie e selezione genetica

La suscettibilità degli ovini alla scrapie è infatti associata alla presenza dell’allele VRQ nel loro patrimonio genetico, e attraverso la selezione genetica è possibile eradicare questo allele in favore dell’allele ARR resistente. Tuttavia, dato che in alcune razze la disponibilità di animali resistenti è limitata, questa selezione potrebbe comportare una perdita di variabilità genetica, un aumento della consanguineità e una riduzione della popolazione ovina.

Lo studio dell’IZSVe, condotto all’interno del Piano di selezione genetica degli ovini per la resistenza alla scrapie della Provincia autonoma di Bolzano, si è basato sull’analisi combinata della resistenza alla scrapie e della variabilità genetica in 684 arieti appartenenti a 6 razze diverse: Tiroler Bergschaf, Schwarzbraunes Bergschaf, Tiroler Steinschaf, Villnösser Brillenschaf, Schnalser Bergschaf e Juraschaf.

Scenari di selezione genetica

DNA, variazione di alleli in seguito a selezione genetica

La suscettibilità degli ovini alla scrapie è associata alla presenza dell’allele VRQ nel loro patrimonio genetico, e attraverso la selezione genetica è possibile eradicare questo allele in favore dell’allele ARR resistente. Tuttavia in alcune razze questa selezione potrebbe comportare una perdita di variabilità genetica, un aumento della consanguineità e una riduzione della popolazione ovina.

Gli arieti analizzati hanno mostrato un deficit di eterozigosità statisticamente significativo, determinato da un moderato tasso di consanguineità in ognuna delle razze analizzate, presumibilmente dovuto al fatto che si tratta di razze a limitata diffusione, in alcuni casi anche in pericolo di estinzione.

Sono quindi stati simulati due scenari di selezione genetica finalizzati a migliorare la resistenza alla scrapie: una selezione blanda, in cui vengono esclusi dalla riproduzione solo gli arieti con almeno un allele suscettibile VRQ; una selezione più stringente, in cui vengono utilizzati per l’accoppiamento soltanto gli arieti con almeno un allele resistente ARR.

Risultati dello studio

L’applicazione del primo scenario non ha influenzato il patrimonio genetico delle razze studiate, dato che gli animali riproduttori esclusi sono pochi, e quindi i parametri statistici riguardanti la variabilità genetica di ogni razza sono rimasti pressoché invariati.

Il secondo scenario, più stringente, ha invece comportato una diminuzione nel numero medio di alleli per razza e il mantenimento del deficit di eterozigosità in quattro delle razze analizzate, ma non in altre due (Schwarzbraunes Bergschaf e Tiroler Steinschaf) in cui presumibilmente la maggior parte degli arieti ARR usati per la riproduzione presenta una variabilità genetica più elevata.

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